CLARA BARRO
La produzione artistica di Clara Barro ne riflette appieno, già ad una prima lettura, la personalità.
In ogni opera sono presenti due elementi fondamentali: luce e movimento.
luce = spiritualità
movimento = dinamismo, ricerca
L’artista è infatti da sempre alla ricerca di verità che riguardano la sfera spirituale, senza dogmi o preconcetti, attingendo alle varie correnti di pensiero o religiose ciò che sente affine al suo concetto dell’essere umano, della sua essenza, delle ragioni della sua esistenza e della sua collocazione nell’universo. Anche l’arte, per Clara, diventa un mezzo di questa ricerca, a volte una rivelazione.
Da pennellate di colori accesi, primari, che a volte hanno l’aspetto di ingranaggi in movimento, di ruote in successione, di tunnel, sembrano liberarsi elementi di luce assoluta sottoforma di figure geometriche , di raggi, di grani di mais e petali dorati.
Senza una precisa intenzione sembra scandagliare il percorso dell’esistenza partendo dal quadro “big-bang”(esplosione → fuoco d’artificio → mazzo di fiori), all’opera “fossili” in cui sono riprodotte a rilievo forme che ricordano animali primordiali incastonati in una materia luminosa come l’ambra, all’opera “evoluzione” che, in sequenza, rivela forme antropomorfe nei vari stadi di sviluppo.
A volte l’autrice si lascia andare a rappresentazioni più giocose dell’interiorità umana, come nell’opera “a cuor leggero” in cui da una sostanza indefinita si liberano in uno spazio terso uccelli e palloncini a forma di cuore, in un’ ennesima rappresentazione della luce e del movimento, strumenti per la ricerca della libertà.
Clara Barro nasce a Cordenons nel 1955 A seguito della perdita del marito, con cui visse tanti anni in una sorta di simbiosi intellettuale-affettiva, per reazione comincia a dipingere e a scrivere poesie, esperienze che precedentemente non aveva affrontato probabilmente perché appagata da una relazione edificante. L’agire artistico diventa spazio per una ricerca interiore più che rappresentare un momento consolatorio o liberatorio.
Dopo un periodo dedicato al figurativo e all’acquerello il suo stile sembra per ora essersi consolidato nell’astrattismo e nella pittura materica, più adatti al suo tipo di ricerca e a ciò che intende rappresentare.
Ha partecipato a parecchie mostre collettive nelle quali alcune sue opere sono state segnalate.
Clara compie da anni una ricerca interiore attraverso varie discipline spirituali. Dipingere per lei è diventato un altro modo di superare i limiti della materia, del tangibile, per avvicinarsi a qualcosa che ha a che fare intimamente col nostro io, proiettandosi nel profondo di sé stessa e del cosmo, alla scoperta di quella forza creatrice che ha dato origine all’universo. Nei suoi quadri ha trovato l’essenza di questa energia, che è la stessa che risiede all’interno di noi e fuori da noi, nello spazio: una luce purificatrice e consolatoria che abbraccia il mondo e le singole anime, calda ed avvolgente, custode di segreti cosmici e di pensieri inconfessati, che dissolve paure e dolori in un magma liberatorio e benevolo, che assolve i nostri peccati e le nostre debolezze diluendoli in un tutt’uno di fisicità e trascendenza. In questa realtà superiore è possibile che anche uno stormo di gabbiani sconfini oltre l’atmosfera, librandosi tra i pianeti, che degli uteri, come bolle di luce, fluttuino nell’aria col loro prezioso contenuto, che cellule giganti galleggino in un brodo primordiale, che volti si rincorrano nell’ etere, senza corpo e senza cranio, senza dolore e senza pensieri, liberi dal contingente, da ciò che rende goffa e misera l’esistenza, per proiettarsi invece nell’assoluto, nel trascendente, per raggiungere quel punto in cui inizio e fine si congiungono e si superano, per ricominciare tutto un’altra volta.